Rassegna stampa - Gazzetta di Parma 12.03.2013
Il mARTEdì - I ragazzi di Studio Afa
Margherita Portelli
Ancora fino a domani, il benvenuto all’ “Hub Cafè” lo danno le figure targate “Studio Afa”, ovvero partorite dall’ingegno creativo di giovani architetti e ingegneri parmigiani, che, oltre a creare spazi, li riempiono di pupazzi dalle forme inaspettate. I giovani in questione sono gli architetti Umberto Guareschi, Luigi Pizzuti, e Sonia Valente, e gli ingegneri Roberto Bruni e Roberto Curzio: quasi tutti under 35. Oltre agli interventi architettonici Studio Afa propone installazioni artistiche molto interessanti, che da un mese a questa parte hanno trovato posto anche al caffè creativo di piazzale Bertozzi.
Che cos’è StudioAfa e come si inserisce il vostro progetto creativo nella quotidianità professionale di uno studio di architettura?
StudioAfa è uno studio professionale composto da 3 architetti e 2 ingegneri, operante a Parma dal 2009. Il progetto è per definizione stessa generato da un atto creativo, e si inserisce nella quotidianità professionale nel momento in cui si affronta un tema d’ architettura, di design, o per un installazione artistica.
Cosa rappresentano solitamente le vostre installazioni? Qual è lo spirito di cui vi fate interpreti con queste opere?
Le installazioni che componiamo hanno in comune la volontà di creare un’ ambientazione, una scena, che si inserisce nel contesto in cui la mettiamo in opera. Spesso in questa scenografia sono state protagoniste figure umane, altre volte animali o elementi della natura. Il risultato che si presenta al visitatore e’ una situazione inaspettata, estraniante, a volte ironica.
C’è uno in particolare, fra voi, che ha avuto l’idea di mettervi a fare anche dell’altro? Come e quando è nato questo stimolo artistico parallelo?
E’ sempre stato presente sin dall’inizio, e rappresenta anzi una parte molto importante del nostro lavoro. È in effetti un modo molto diretto ed immediato di rapportarsi con uno spazio fisico, che bypassa tutta una serie di problemi burocratici e logistici che sono invece determinanti in realizzazioni d’architettura o di design.
Di cosa si compone la mostra all’Hub Cafè?
Si compone di cloni umani e figure della natura che allestiscono una scena all’interno del caffè. Alcuni di essi sono direttamente rivolti a chi entra nel locale e che probabilmente non si aspetta di essere accolto.
Avete già qualche altro progetto/evento in mente?
Stiamo ora lavorando sui materiali e le finiture delle figure che compongono i nostri set e che vorremmo utilizzare per una prossima installazione ancora da definirsi, ma che segnaleremo sul sito www.studioafa.it